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Ultimo Agg.: 1 Feb 2023 alle 9:33

Finlandia, "Il paese dove i bambini imparano a leggere 'tardi' e studiano giocando"

In una ricerca pubblicata sul giornale Atlantic viene analizzato il sistema scolastico finlandese, dove l'alfabetizzazione dei ragazzi arriva a 6-7 anni. Un metodo che presenta aspetti positivi.   

GIOCARE molto per imparare più in fretta. Perché le scoperte che si fanno quando ci si diverte non si dimenticano più. Almeno è quanto sostengono i finlandesi che sono conosciuti per avere uno dei migliori sistemi scolastici del mondo. Nel paese i bambini imparano a leggere 'tardi', solo verso i 6-7 anni, alle elementari. All'asilo gli insegnanti preferiscono puntare sulle attività ludiche, che continuano anche quando i ragazzi crescono. Una ricerca pubblicata sul giornale statunitense Atlantic, anticipata dall'Huffington Post, prende in esame questo metodo. Lo scrittore e insegnate di Helsinki Tim Walker esamina un sistema dove gli alunni iniziano la scuola materna a 6-7 anni e il tempo dedicato al gioco e all'artigianato è prioritario. Dall'analisi emerge che il ruolo delle attività ludiche durante la scuola primaria non penalizza il futuro tasso di alfabetizzazione degli allievi.

Giocare per apprendere. In molti paesi già dall'asilo i bambini sanno leggere e scrivere, ma in Finlandia non è cosi. Arja-Sisko Holappa della Finnish National Board of Education spiega che il ruolo del gioco nel modo di imparare dei bambini è veramente molto importante: "Possiamo usare le attività ludiche in modo tale che gli studenti apprendano ugualmente", racconta.

Stimolare l'attenzione del bambino. Il trucco è quelo di stimolare l'attenzione del bambino e insegnargli cose che possano divertirlo e interessarlo. Il metodo, che potrebbe essere battezzato "Andare a lezione giocando", sembra funzionare. I ragazzi crescono bene. Stando alle ricerche dell'Università di Stanford, infatti, la Finlandia è uno dei Paesi con il più alto tasso di alfabetizzazione del mondo con il 94% degli alunni che inizia la propria formazione nella scuola secondaria. Inoltre i giovani vanno all'università molto presto, a 16 o 17 anni. "Si impara divertendosi e senza la preoccupazione di sbagliare o di essere giudicati. Il divertimento genera delle emozioni positive che aiutano a fissare in memoria gli apprendimenti e anche a revocarli a distanza di tempo", spiega Anna Oliveiro Ferraris, psicologa e psicoterapeuta e autrice del libro "Tuo figlio e il sesso".

Quando imparare a scrivere e a leggere. Resta da capire se esiste un'età giusta per imparare a leggere e a scrivere? "La lettura avviene spesso prima della scrittura, ossia già nella scuola dell'infanzia sia pure in una forma iniziale e non fluida. La scrittura richiede la cordinazione occhio/mano che dipende da fattori maturativi dei muscoli e del sistema nervoso, quindi spesso segue la lettura. E naturalmente la scrittura in stampatello precede quella in corsivo. Oggi ci sono anche le tastiere che possono stimolare la scrittura - spiega Oliverio Ferraris - . Bisogna però evitare di "spingere" i bambini di età prescolare a scrivere a tutti i costi, ma lasciarli liberi di provare e di divertirsi con le lettere dell'alfabeto e le parole brevi di una sillaba". Dunque ogni bimbo può avere tempi diversi? "I bambini hanno tempi di maturazione diversi. Per esempio le bambine generalmente sono più coordinate dei maschi per quanto riguarda i movimenti fini della mano. Non è necessario saper scrivere a quattro anni e non dimentichiamoci che i bambini finlandesi iniziano le elementari a 7 anni", aggiunge Oliverio Ferraris.

Finlandia tra i 5 migliori sistemi scolastici. Secondo le ricerche del Program for International Student Assessment (Pisa), la Finlandia ha un ottimo sistema scolastico, tra i 5 migliori del mondo. Questo, però, non vuol dire che la letteratura sia bandita dalle sue scuole. Al contrario, se gli insegnati lo ritengono opportuno, in accordo con i genitori, è possibile creare un apposito piano di studio per il piccolo allievo.

L'Italia. Ma in che cosa il metodo finlandese batte quello italiano? "Difficile fare dei paragoni in paesi tanto diversi. Anche noi disponiamo delle conoscenze psicopedagogiche che hanno loro. Penso siano più efficienti nella programmazione e nella preparazione degli insegnanti - aggiunge Oliverio Ferraris - . Gli insegnanti finlandesi vengono valutati non solo per la preparazione che hanno nelle diverse discipline, ma anche per la capacità di insegnare ad alunni di diverse età e con diverse caratteristiche, nonchè dall'entusiasmo o partecipazione che dimostrano nel loro lavoro".

Una questione di risorse. Fra l'altro, la Finlandia investe anche molto nel suo sistema scolastico, cosa che non avviene in Italia. "La formazione scolastica delle nuove generazioni è tenuta in gran conto dal governo finlandese, in proporzione spendono molto più di noi per la scuola, le scuole sono efficienti e dotate di tutto l'occorrente, gli insegnanti hanno uno stipendio superiore a quello dei nostri insegnanti e il loro ruolo non solo è rispettato dai cittadini, ma è considerato centrale per la vita della comunità", conclude Oliverio Ferraris.

 da Repubblica

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