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"SE QUESTO è UN UOMO"

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

I bambini della 3A di Aldeno hanno provato a "raccontare" con le loro parole il testo della poesia e ad interpretare il significato delle parole. Ecco che cosa hanno scritto.

"Voi che vivete sicuri nella vostra casa accogliente e che tornando a casa trovate sia la vostra famiglia che la cena pronta in tavola, chiedetevi se un uomo possa vivere in queste condizioni, costretto a lavorare nel fango senza un attimo di tregua, faticare per un pessimo cibo o morire per una risposta sbagliata.
Chiedetevi se una donna possa vivere in queste condizioni, rasata e senza essere chiamata per nome, talmente stanca da non riuscire a ricordare la sua vita precedente, con uno sguardo vuoto e la pancia senza calore come una rana in inverno.
Pensate che tutte queste "sofferenze" sono realmente accadute. Vi lascio queste testimonianze e tenetele nei vostri cuori, sia stando in casa che passeggiando per strada, andando a dormire o svegliandovi al mattino. Tramandatele ai vostri figli, altrimenti vi auguro che la vostra casa venga distrutta, che la malattia vi colpisca, che i vostri figli vi girino le spalle.

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  • Ultima modifica il Lunedì, 29 Gennaio 2018 10:31

27 Gennaio giornata della memoria

“È anzi mia opinione che il male non possa mai essere radicale, ma solo estremo; e che non possegga né una profondità, né una dimensione demoniaca. Può ricoprire il mondo intero e devastarlo, precisamente perché si diffonde come un fungo sulla sua superficie. È una sfida al pensiero, come ho scritto, perché il pensiero vuole andare in fondo, tenta di andare alle radici delle cose, e nel momento che s’interessa al male viene frustrato, perché non c’è nulla. Questa è la banalità. Solo il bene ha profondità, e può essere radicale.”
Hannah Arendt (1905-1975)

In occasione della Giornata della Memoria 2018, settantatre anni dopo l’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz il 27 gennaio 1945, ci vogliamo fermare per ricordare, ascoltare e vedere ciò che è stato l’orrore della Shoah, l’annientamento sistematizzato di un popolo ma anche di chiunque – avversario o minoranza – si oppose alla mortifera ideologia e tirannia nazifascista.

Anche noi vogliamo combattere con forza e con gli strumenti che ci appartengono di più – la riflessione, lo studio, l’ascolto, la creatività e il confronto democratico – ogni tentativo di far prevalere, anche oggi come allora, logiche di violenza, razzismo ed esclusione nella nostra società.

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  • Ultima modifica il Venerdì, 26 Gennaio 2018 15:00

LA SHOAH letta ai BAMBINI

Scriveva Primo Levi nel celeberrimo “Se questo è un uomo”:

[]
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

Di seguito si trovano alcuni libri adatti ai bambini, da leggere insieme ai loro genitori o a scuola con ai loro insegnanti

STORIA DI VERA, di Gabriele Clima, casa editrice San Paolo. Dai 5 anni. È il racconto di una bambina deportata con la mamma e la sorellina. Quest’ultima si ammala gravemente per il freddo e, dopo la sua morte, Vera inizia a sognare ogni notte di donare un pezzettino del suo grande cuore a quegli uomini che ne sono privi… e un giorno, al risveglio, i nazisti non ci sono più.

LA BAMBINA DEL TRENO, di Lorenza Farina, Edizioni Paoline. Da 8 anni in su. A bordo di un treno di deportati, una bimba incrocia lo sguardo di un bambino che dal ciglio della strada guarda incuriosito i treni sfrecciare. I due si salutano con la mano e il racconto della storia passa a quest’ultimo, che chiede a sua madre il perché di quel viaggio. Due bambini, due madri, due punti di vista.

IL SOGNO DI LILLI, di Vaifra Pesaro e Sara Magnoli, Paolo Acco Editore. A partire dai 5 anni. Parte da una storia vera, quella di Vaifra, che ha vissuto la sua infanzia nel periodo delle leggi razziali aspettando il suo papà che “lavora lontano”, ma che in realtà è stato deportato ad Auschwitz.

IL VOLO DI SARA, di Lorenza Farina con illustrazioni di Sonia Possentini, edizioni Fatatrac. Da 6 anni. Il volo di Sara è un libro che con delicatezza e sensibilità entra nelle pieghe più dolorose della Shoah. Racconta il passaggio di una bambina in un campo di concentramento, fino all’inevitabile fine della sua vita.
A narrare la vicenda è un pettirosso. L’uccellino vede Sara arrivare spaurita, la vede costretta a separarsi dalla madre, patire gli stenti e infine essere messa in fila per l’ultimo cammino (quest’ultimo evento viene più evocato che descritto direttamente).
Il pettirosso commosso e pietoso si lega alla bambina, cerca di alleviarne il destino portandole briciole, avanzi di cibo e soprattutto conforto e speranza. Diventa poi, insieme agli altri uccelli che compaiono alla fine del libro, il simbolo delle tante piccole vite spezzate, che lasciano la terra con la levità di un volo.

Anche ne L’ALBERO DI ANNE c’è un testimone narrante esterno, questa volta appartenente al mondo vegetale: l’ippocastano che Anna Frank vedeva dalla finestra del suo rifugio, e che Anne ha descritto nel suo diario, conferma silenziosa della vita che si perpetuava libera, fuori dalla costrizione del rifugio.

«Io, l’ippocastano del giardino al numero 263 di Prinsengracht, ho regalato a una ragazza di tredici anni, prigioniera come un uccello in gabbia, un po’ di speranza e di bellezza.
A lei, che nel suo nascondiglio sognava di sentire sul viso l’aria gelata, il calore del sole e il morso del vento, con le mie metamorfosi ho regalato lo spettacolo delle stagioni».

Al racconto degli eventi così come li vede l’albero (la città che si trasforma per le leggi razziali, la famiglia Frank che arriva fuggendo nella pioggia, l’arresto) si alternano alcuni brani del Diario, in cui Anna osserva l’albero, sogna libertà e natura, spera nella pace.
Oggi l’ippocastano non c’è più, morto per malattia: l’albero stesso descrive la sua fine e spera che un nuovo albero, nato dall’innesto di un suo ramo, lo possa degnamente sostituire, tenendo vivo il ricordo di Anne.

UN CUORE DA LEONE, di Lia Levi, edizioni Battello a Vapore. Da 7 anni. Racconta la storia di un bimbo che dimostra ancora più coraggio dell’animale di cui porta il nome, quando fuggirà dai tedeschi e rifiuterà di darsi per vinto, lanciando un messaggio di speranza per un mondo migliore e dimostrando che la paura, insieme, si può affrontare e superare.

ROSA BIANCA, di Christophe Gallaz, edizioni La Margherita. A partire da 8 anni. 20 tavole con brevi didascalie che raccontano la storia di Rosa Bianca, una bimba tedesca che, un giorno, scopre per caso in aperta campagna un campo di concentramento. La bimba decide di aiutare i bambini affamati che ha visto attraverso il recinto di filo spinato portando loro del cibo. Purtroppo pagherà a caro prezzo la sua generosità.

CHE COS’E’ L’ANTISEMITISMO, di Lia Levi, edizione Battello a Vapore. A partire da 9 anni. 20 capitoli per rispondere con chiarezza e semplicità ad altrettante domante sugli ebrei, l’ebraismo e l’antisemitismo fatte dai ragazzi.

I RAGAZZI DELLA SHOAH, di Luciana Tedesco, edizioni Paoline. A partire da 11 anni. Un modo interessante, con approfondimenti storici, racconti, lettere e testimonianze per introdurre i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni al tema della Shoah.

Gli esempi non sono certo finiti qui, se ne volete approfondirne altri potete visionare questo interessante documento, cliccando qui

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  • Ultima modifica il Martedì, 23 Gennaio 2018 05:25

UNA CANZONE PER LA SHOAH

Il 27 gennaio di ogni anno si celebra la Giornata della memoria per non dimenticare l’Olocausto: qui vi presentiamo due brani ascoltati in classe dai bambini delle terze di Aldeno..

SOFFIANDO NEL VENTO (traduzione di Blowin’ in the wind)
Quante strade deve percorrere un uomo
prima di essere chiamato uomo?
E quanti mari deve superare una colomba bianca
prima che si addormenti sulla spiaggia?
E per quanto tempo dovranno volare le palle di cannone
prima che verranno abolite per sempre?
La risposta, mio amico sta soffiando nel vento,
la risposta sta soffiando nel vento
Per quanto tempo un uomo deve guardare in alto
prima che riesca a vedere il cielo?
E quanti orecchie deve avere un uomo
prima che ascolti la gente piangere?
E quanti morti ci dovranno essere affinché lui sappia
che troppa gente è morta?
La risposta, mio amico sta soffiando nel vento,
la risposta sta soffiando nel vento
Per quanti anni una montagna può esistere
prima che venga spazzata via dal mare?
E per quanti anni può la gente esistere
prima di avere il permesso di essere libere
E per quanto tempo può un uomo girare la sua testa
fingendo di non vedere
La risposta, mio amico sta soffiando nel vento,
la risposta sta soffiando nel vento
(Blowing in the wind – Bob Dylan)

AUSCHWITZ
Son morto ch’ero bambino
son morto con altri cento
passato per il camino
e adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz c’era la neve
il fumo saliva lento
nel freddo giorno d’inverno
e adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz tante persone
ma un solo grande silenzio
che strano non ho imparato
a sorridere qui nel vento.
Io chiedo come può l’uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.
Ancora tuona il cannone
ancora non è contenta
di sangue la bestia umana
e ancora ci porta il vento.
Io chiedo quando sarà
che l’uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento si poserà.

Grancesco Guccini, spesso interpretata dai Nomadi o quella ascoltata dai bambini interpretata dall'autore con i Modena City Ramblers

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  • Ultima modifica il Martedì, 23 Gennaio 2018 05:07

27 Gennaio "Giornata della memoria"

Giornata della memoria, 27 Gennaio 2018 “Meditate che questo è stato...”(Primo Levi) Il 27 gennaio ricorrerà la Giornata della memoria, con la quale si vogliono onorare le vittime degli orrori della Shoah . L'Istituto Comprensivo Aldeno-Mattarello intende rispondere al bisogno di “fare memoria” con proposte didattiche, attuate anche con il concorso di agenzie educative esterne, di enti, di associazioni varie.

Per gli studenti:

  • Scuola Primaria di Mattarello Venerdì 26 gennaio: Letture per le classi IV-V, in collaborazione con la Biblioteca di Mattarello;
  • Scuola Secondaria di Primo Grado di Mattarello visione del film “Corri ragazzo, corri” per le classi I-II;  visione del film “Arrivederci ragazzi”per le classi III
  • Scuola Secondaria di Primo Grado di Aldeno Mercoledì 24 gennaio: -recital “Quel bambino ero io. I bambini e la Shoah” per le classi I e II; Recital con voce solista di Alberto Masi “Tu passerai per il camino-Ricordo della Shoah”

Per i docenti

Mercoledì 24 gennaio ore 17.30 Aula magna “Le storie di Pietro”
Scuola primaria di Mattarello
per ricordare insieme visione del film
LA ROSA BIANCA SOPHIE SCHOLL

Il film racconta la vicenda storica di un gruppo di studenti universitari, cattolici ed evangelici, Sophie Magdalena Scholl, ventenne studentessa dell'università di Monaco, il fratello Hans, Cristoph Probst, Alexander Schmorell e Willi Graf denominato la “Rosa Bianca”, che dal giugno 1942 al febbraio 1943 cercò con metodi non violenti di risvegliare le coscienze del popolo tedesco dal torpore assassino del nazismo. I giovani distribuiscono volantini firmati “Rosa Bianca” che incitano alla resistenza contro Hitler e chiedono libertà per il popolo tedesco. Perché rischiano la vita? Che cosa li unisce? Da dove nasce in loro il coraggio e il giudizio?

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  • Ultima modifica il Lunedì, 22 Gennaio 2018 15:50

Giorno della memoria

Nell'occasione della Giornata della Memoria, sono stati organizzati dal comune di Aldeno due incontri per gli alunni della scuola media.

Il recital proposto per le classi terze e una seconda è "Tu passerai il camino". Ricordi della Shoah con la voce solista di Alfonso Masi. La seconda proposta, rivolta gli alunni delle prime e della rimanente seconda, si intitola "Quel bambino sono io.I bambini e la Shoah".

Gli incontri si volgeranno in aula magna, mercoledì 24 gennaio, ore 9 ore 11.

  pdf allegato

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  • Ultima modifica il Martedì, 16 Gennaio 2018 19:55

Amici del Presepio

Venerdì pomeriggio gli alunni delle classi Quarte e Quinte della scuola primaria hanno donato alle loro famiglie gli angioletti realizzati con le loro insegnanti e con i volontari dell’Associazione “Amici del Presepio” durante il laboratorio delle attività facoltative opzionali. Due anni fa furono le casette del presepio; lo scorso anno gli addobbi per gli alberi; per questo Natale sono stati gli angeli, che annunciano al mondo la nascita del Bambinello e che nella loro veste di custodi sono copatroni della parrocchia, il segno della trasmissione di una tradizione che è sintesi di conoscenza, cultura e fede.

La consegna è avvenuta presso la palestra del centro sportivo “Mario Zorzi” entro una cornice organizzata dalla Circoscrizione, che ha patrocinato tutti gli eventi di “Natale 2017 a Mattarello” e che per l’occasione era rappresentata dal presidente della commissione “Politiche sociali” Marisa Postal, e dagli “Amici del Presepio” con il suo presidente Diego Tomedi, regista assieme ad Alessandro Nicolli del CoPAG, del calendario di manifestazioni partite venerdì 1 dicembre e che si concluderanno il prossimo 6 gennaio. Davanti a coetanei, famigliari e parenti si è esibito il Coro Torre Franca Junior diretto da Serena Nardelli con l’accompagnamento alla pianola di Marco Copat. Si sono complimentati per l’iniziativa la dirigente Antonietta Decarli, i collaboratori vicari Danila Buffoni e Carmelo Cannizzo che hanno sottolineato come l’esperienza vissuta dai bambini fosse in perfetta consonanza con il progetto di Istituto perché, tra gli altri obiettivi, valorizza i rapporti scuola-territorio, accogliendo la collaborazione di persone disponibili ad implementarne l’offerta formativa, e perché sviluppa l’apprendimento attraverso la fantasia e il fare creativo.

Diego Tomedi ha ringraziato a sua volta la scuola, che ha accolto la proposta dell’associazione, le maestre e gli alunni delle Prime, Seconde e Terze che hanno realizzato gli addobbi posati dai Vigili del Fuoco sugli alberi di Natale allestiti in “Piaza del Nadal” e poi Luigi Baldi, Lorenza Nardelli e Daniela Zendri che con le maestre di classe Giovanna, Raffaella e Antonietta hanno disegnato, tagliato, assemblato gli angioletti donati alle famiglie.

Ma.Bri.

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  • Ultima modifica il Venerdì, 29 Dicembre 2017 18:49

Officina Narrativa Multimediale "Chiamiamo le emozioni"

Il video con narrazione digitale “Chiamiamo le emozioni” è stato realizzato dagli alunni delle classi quinte Scuola primaria di Mattarello durante le attività opzionali per conseguire i seguenti obiettivi:

in riferimento agli alunni :

  • aumentate competenze disciplinari riferite principalmente all'area dei linguaggi (linguaggio verbale e scritto, iconico, musicale) individuate all'interno del curricolo d'istituto.
  • aumentate competenze trasversali di cittadinanza (progettare, comunicare, risolvere problemi, collaborare, partecipare, agire in modo autonomo e responsabile)
  • aumentate competenze digitali: consapevolezza, attraverso l'uso collettivo, degli strumenti digitali per il proprio lavoro.

In riferimento ai docenti:

  • realizzazione di una attività laboratoriale con narrazione digitale come “exempla” per l'utilizzo di i-Theatre
  • aumentate competenze professionali dei docenti in riferimento all'utilizzo di strumenti digitali.
  • gruppo di docenti animatori/moltiplicatori del processo di innovazione tramite utilizzo i-Theatre

 

Il percorso che si caratterizza come officina narrativa multimediale con scaffolding di competenze tra i colleghi docenti e utilizzo dell’atelier creativo presente nell’IC, costituisce un'esperienza di progettazione interdisciplinare partecipata per promuovere lo scambio di buone pratiche educative finalizzate all'inclusione delle competenze trasversali di cittadinanza nel percorso disciplinare.
Elementi innovativi promossi:

  • a livello metodologico-didattico, delle pratiche pedagogiche nell’ambito dell’EC, all'interno del percorso curricolare disciplinare, mediante valorizzazione di nuovi spazi e approcci laboratoriali basati anche sull’utilizzo dei nuovi media digitali;
  • a livello di capitalizzazione di buone prassi, per sostenere interventi sistematici, allineati, coerenti e trasferibili attraverso la rete online.
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  • Ultima modifica il Venerdì, 05 Gennaio 2018 15:37
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