Modalità per la richiesta di regimi alimentari particolari
Mensa Risto Tre
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Mensa Risto Tre
I bambini delle classi terze della scuola primaria di Aldeno, accompagnanti dalle insegnanti, hanno pedalato, casco in testa, fino al bicigrill di Nomi per gustarsi un meraviglioso gelato. La pedalata è stata ricca di foto che sono state montate su un DVD che le maestre hanno gentilmente regalato ai propri studenti. I bambni si sono divertiti moltissimo e sperano di poter ripetere l'esperienza anche il prossimo anno.
Un ordito di musica e parole ha chiuso la rassegna “Scuola aperta: storie in viaggio, musiche, colori che intrecciano relazioni”, organizzata dall’Istituto comprensivo Aldeno-Mattarello e dall'Associazione Docenti Senza Frontiere (DSF) e rivolta ad alunni, docenti e popolazione «per una riflessione sui temi dell'intercultura e della migrazione che l’attuale contesto sociale interdipendente richiede, in specie alla scuola, chiamata a promuovere l’educazione alla cittadinanza anche in dimensione globale». Sul palco del centro civico il Coro “Paganella” di Terlago diretto dal maestro Claudio Vadagnini esibitosi in un concerto di canti sulla migrazione trentina e lo scrittore Carmine Abate, ospite quanto mai gradito a Mattarello dove ha insegnato per una ventina d’anni presso la locale scuola media. A fare gli onori di casa la dirigente Antonietta Decarli e la presidente di DSF Danila Buffoni.
«La mia vita è un’addizione – ha esordito Carmine Abate – e alla fine l’aver perso l’identità pura mi ha dato ricchezza». Nato a Carfizzi, in provincia di Crotone, da una famiglia di origine arbëreshë, ha famigliarizzato con l’emigrazione fin da piccolo: emigrato due volte nella “Merica Bona” il nonno paterno, l’ultima da clandestino; emigrato il padre prima in Francia come minatore e poi in Germania dove ha passato trent’anni ad asfaltare strade per morire in paese, Carmine lo raggiunse ad Amburgo «per imparare come si mangia il pane», ovvero assaggiare la durezza del lavoro e della vita. Dopo la laurea, divenne insegnante di italiano, fu supplente al Nord, poi abbandonò la sua terra ed emigrò per un impiego nelle scuole italiane in Germania. Qui incontrerà la donna della sua vita e poi con lei deciderà di stabilirsi in Trentino – a metà strada tra i loro mondi d'origine. Cominciò a scrivere «con rabbia storie sui “germanesi” né tedeschi né italiani ma figure ibride». E visse come loro con i piedi al Nord e con la testa al Sud finché scoprì che lui «era la sintesi di tutti le definizioni»: era arbësch, calabrese, terrone, italiano, straniero, germanico, trentino, era una persona con più lingue e più radici e «cominciò a percepire e raccontare l’emigrazione non solo come strappo e ferita ma soprattutto come ricchezza», perché vivere tra due o tre mondi, crescere tra più culture, parlare lingue diverse, acquisire nuovi sguardi, conoscere nuove pietanze è una ricchezza e come scrive nell’ultimo romanzo “Il banchetto di nozze e altri sapori", sarà anche un piatto, la polenta con la 'nduja, sintesi perfetta di Nord e Sud, a celebrare la nuova vita. «Vivere per addizione», nel confronto e nella mescolanza, significa prendere il meglio, senza soffocare nessuna delle anime non andando alla ricerca di un’identità pura bensì delle trasformazioni e dell’affascinante intreccio dell’identità plurale.
Ma.Bri.
(da: l’Adige, 31 maggio 2017)
Una limpida e calda giornata di sole ha favorito la nona edizione della Festa degli Alberi patrocinata dalla Circoscrizione e organizzata al Forte di Mezzo dal Gruppo Alpini per i circa trecento alunni della scuola primaria e loro insegnanti. Con un pensiero particolare al compianto Pietro Pegoretti, alunno prematuramente scomparso lo scorso anno.
Giornata ricca ed emozionante per i piccoli partecipanti, con il capogruppo Paolo Tamanini e una trentina di soci e di Amici degli alpini ad indirizzare e accompagnare il serpentone vociante lungo la Strada delle Novaline e la Strada ai Forti fin sulla spianata della seconda delle tre fortificazioni austriache, comunemente conosciuta come “forte de méz”, dagli studiosi di cose militari denominata “Batteria superiore di Mattarello” (Obere Batterie) edificata in località Doss Ròcol tra il 1879 e il 1880. Qui hanno consegnato agli alunni delle Prime e delle Seconde "la borraccia alpina" che potranno utilizzare nelle loro escursioni, hanno programmato le attività e confezionato pranzo e merenda per tutti. La Festa degli Alberi, se offre agli alunni la possibilità di socializzare in un ambiente che non è quello abitudinario delle aule scolastiche e di trascorrere alcune ore diverse dal solito, a contatto diretto con la natura, intreccia valenze formative ed educative.
Anche quest’anno i più piccoli sono stati stimolati da Gianni Tonielli e Marco Copat a mettersi in ascolto e a memorizzare il suono degli uccelli e poi a riconoscerli, quindi sono entrati nel bosco guidati dal forestale Claudio Moser; per le terze sono stati organizzati una serie di giochi collettivi; le quarte hanno sperimentato qualche tiro con l'arco sotto la vigile attenzione di Walter Piffer, presidente dell’Associazione Arcieri Torre Franca; le quinte, infine, condotte da Gianni Calliari, hanno visitato le trincee, i fuochi e le caverne (stói) dell’area dei forti, recentemente ripulite e ripristinate da un gruppo di giovani alpini con in testa Luca Menegatti. Nell'area antistante il forte e la restaurata casamatta sono state messe a dimora cinque piante offerte dalla Forestale. Alla Festa degli Alberi 2017 sono intervenuti la dirigente dell’Istituto comprensivo Aldeno Mattarello Antonietta Decarli, il maresciallo comandante la Stazione dei carabinieri Antonio La Rosa e il parroco don Duccio Zeni. E prima del rientro a scuola lungo la più agevole e veloce Salita ai Dossi “adunata” per tutti per la fotografia di gruppo per l’obiettivo di Marco Perini sempre presente a documentare un evento ormai stabilmente inserito nel calendario della programmazione didattica della scuola e diventato un appuntamento fisso anche per la piccola-grande storia della comunità.
Ma.Bri.
(da: l’Adige, 29 maggio 2017)
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo rendono noto che il 2018 sarà l’anno dedicato al cibo italiano. Ad annunciarlo questa mattina i Ministri Maurizio Martina e Dario Franceschini.
Un patrimonio, quello del Made in Italy agroalimentare, che coniuga saper fare, bellezze artistiche e paesaggistiche, rappresentando uno del migliori biglietti da visita del nostro Paese nel mondo. Il cibo, insieme all’arte, racconta la storia delle nostre terre e delle comunità che le abitano. Un valore immenso che il Governo italiano continua a promuovere e tutelare con iniziative in campo nazionale e internazionale.
“Grazie ad Expo Milano – afferma il Ministro Maurizio Martina – abbiamo rafforzato la promozione della cultura del cibo, inteso come strumento di democrazia e di uguaglianza, come chiave per la tutela della biodiversità e lo sviluppo sostenibile del nostro Pianeta. Dedicare il 2018 al cibo italiano, quindi, è una scelta tutt’altro che banale. Significa porre ancora una volta l’accento su parole chiave come qualità, eccellenza e sicurezza che rendono unici i nostri prodotti. Significa valorizzare il lavoro di migliaia di agricoltori, allevatori pescatori, artigiani e produttori alimentari. Il mondo ha fame d’Italia. Ce lo dimostrano i dati dell’export in continua crescita, che ha superato i 38 miliardi di euro, e i risultati positivi della prima edizione della ‘Settimana della cucina italiana nel mondo’ promossa in collaborazione con il Ministero degli Esteri e le Ambasciate di più di cento Paesi che hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa. Perché, quando raccontiamo il cibo, raccontiamo anche la storia di chi lo ha realizzato, del territorio dal quale provengono le materie prime. Anche in questo consiste il saper fare italiano. La nostra forza, il nostro orgoglio.”
“Come il 2016 è stato l’anno nazionale dei cammini e quest’anno è l’anno nazionale dei borghi, il 2018 sarà l’anno del cibo italiano. – sottolinea il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – Sarà un modo per valorizzare e mettere a sistema le tante e straordinarie eccellenze italiane e fare un grande investimento per l’immagine del nostro Paese nel mondo. L’Italia deve promuoversi all’estero in maniera integrata e intelligente: valorizzare e promuovere l’intreccio tra cibo arte e paesaggio è sicuramente uno strumento molto utile per questo obiettivo.”
Gli alunni e gli insegnanti delle scuole di Romagnano e Ravina il 1 giugno hanno festeggiato la festa degli alberi a villa margon. Grazie alla famiglia Lunelli che ha concesso l'entrata nella loro proprietà; con il supporto, la collaborazione e l'aiuto della guardia forestale e dei volontari di AVIS , Sat, Circolo Le Fontane e dei vigili del fuoco volontari si è trascorsa una piacevole giornata per concludere in bellezza l'anno scolastico. È stata messa a dimora una pianta di ciliegio a simboleggiare l'impegno e il rispetto di tutti per la natura e l'amicizia che lega le due comunità, che insieme formano un'unica realtà circoscrizionale. Tra panini, sorrisi e corse con i sacchi la giornata è trascorsa lasciando a tutti un bel ricordo.
Le classi quinte di Aldeno sono andate in gita a Genova accompagnate oltre che dalle maestre,da rappresentanti dell'ufficio emigrazione e dall'Unione famiglie trentine all'estero.
Il viaggio /premio è stata la conclusione di un percorso didattico sull'emigrazione trentina nel mondo.
La gita prevedeva la visita all'acquario e al museo Galata del mare con un laboratorio riguardante l'emigrazione italiana.
È stato bello stare insieme,ascoltare, conoscere,approfondire......e divertirsi.
Due giorni indimenticabili!!
La scuola primaria di Aldeno ha partecipato lo scorso lunedì 8 maggio all'iniziativa proposta dall'Amministrazione Comunale "Aldeno Day".
Sindaco, vice sindaco ed assessori hanno incontrato i ragazzi in un momento comune, spiegando il significato e l'intento dell'attività: l'importanza di avere cura dei beni comuni e degli spazi collettivi che, appartenendo alla comunità, se rispettati e ben mantenuti, ci aiutano a rendere il paese più vivibile e a crescere cittadini corretti e consapevoli.
I ragazzi delle quarte e quinte sono passati quindi ai fatti: secchi, stracci, pennelli, vernici, scope e via... Riverniciate ringhiere e panchine, ripuliti pannelli delle pareti, spazzati cortili e raccolte cartacce.
La scuola ha ora un aspetto più fresco e gradevole che tutti si impegneranno, ora più consapevolmente, a mantenere in futuro.
Maddalena Paloni
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Si è conclusa venerdì 26 maggio 2017 la manifestazione Scuola aperta “Storie in viaggio” con l'incontro formativo “Storie Migranti. Esperienze didattiche tra “qui e l’“altrove” curato e condotto da Angela Maltoni, docente presso la scuola primaria D. Ferrero di Genova, esperta di intercultura e di plurilinguismo, referente del progetto di Sperimentazione Didattica “Insieme per un futuro più equo” e supervisore di tirocinio presso la facoltà di Scienza della Formazione Primaria di Genova.
L'incontro che ha coinvolto docenti del nostro Istituto e di altri Istituti si è articolato in queste fasi:
Breve introduzione: migrazioni degli animali e nella storia dell’uomo
Riflessione sui termini: migrazione e migrante
Presentazione di alcune tracce didattiche attraverso la narrativa per l’infanzia
Attività laboratoriali di stimolo e riflessione con il coinvolgimento dei docenti presenti
Presentazione di esperienze di migrazioni bambine
L'attività laboratoriale si è avvalsa anche del libro “L'approdo” ripubblicazione della casa editrice Tunuè delle opere illustrate da Shaun Tan, realizzate con la tecnica narrativa visuale senza parole.
Ai docenti è stata proposta un'attività che può essere svolta con gli alunni: sono state distribuite delle immagini contenute nel libro, allo scopo di far evocare parole per comporre alcune poesie sul tema delicato e controverso della migrazione.
I docenti, lavorando in gruppo, hanno prodotto questi testi poetici:
La mia anima, Nella disperazione
non ha più voce. di una scelta difficile
Evoco ciò che ho lasciato, trovi la forza nei ricordi
guardo ciò che ho trovato. che ti portano
E questa nostalgia muta a credere di più
sbiadisce in te stesso.
in cupi grattacapi.
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Nonostante la pazienza, Ascoltami:
smarrimento e nostalgia. Eccole!
Perchè? Inesprimibile eco!
Bibliografia e sitografia “Storie Migranti. Esperienze didattiche tra il “qui” e l’“altrove”suggerite da Angela Maltoni
Libri per approfondire l’argomento
L. Grinberg, R. Grinberg, Psicoanalisi dell’emigrazione e dell’esilio, Franco Angeli, 1990
S. Castarelli, Il bambino migrante. Ritratto psicosociale del minore zingaro a Firenze, Giunti, 1994
G. Favaro, C. Omenetto, Bambine e bambini di qui e altrove, Guerini, 1998
L.Luatti, Il mondo in classe, Educare alla cittadinanza nella scuola multiculturale. Proposte, metodi, esperienze, materiali, Ucodep, 2006
M. Tognetti Bordona, Arrivare non basta. Complessità e fatica della mediazione, Franco Angeli, 2007
S. Liberi, L’occidente e il mediteranno agli occhi dei migranti, Unicopli, 2009
M. Livi Bacci, In cammino: breve storia delle migrazioni, Il Mulino, 2010
G. Pastori, Nello sguardo dell’altro. Pedagogia interculturale e identità, Guerini, 2011
C. Capello, P. Cingolani, F. Vietti, Etnografia delle migrazioni. Temi e metodi di ricerca, Carocci, 2014
L. Zanfrini, Sociologia delle migrazioni, Laterza, 2016
L. Luatti, L’immigrazione raccontata ai ragazzi, Giunti, 2017
Articoli
G. Pani, Sulle onde delle migrazioni. Dalla paura all’incontro, La Civiltà Cattolica, Ancora, 2017
Libri sulla narrativa dell’infanzia e in particolare sui silent book
M. Negri, Lo spazio della pagina, l’esperienza del lettore. Per una didattica della letteratura nella scuola primaria, Collana Egoscritture, Erickson, 2012
M. Terrusi, Meraviglie mute. Silenti book e letteratura per l’infanzia, Carocci Editore, 2017
Articoli in rete
Libri di narrativa per l’infanzia
S. Moussa Ba, A. Micheletti, La promessa di Hamadi, Dea, 1991
S. Moussa Ba, A. Micheletti, La memoria di A, Dea, 1995
A. Ibba, O. Aluan, Oltre l’orizzonte, Fatatrac, 2002
C. D’Angelo, M. Paci, Acquanera. In fuga dall’Africa, Jakabook, 2005
S. Tan, L’approdo, Elliot Editore, 2008
M. Chiesa Mateos, Migrando, Orecchio Acerbo, 2010
C. Leuzzi, Sole e la speranza, Edizioni Arka, 2010
A. Nanetti, A. Boffa, Un giorno un nome incominciò un viaggio, Edizioni Gruppo Abele, 2014
L. Salemi, La zattera, Amazon Fulfillment, 2014
P.Formica, Orizzonti, Carthusia, 2015
V. Solcia, Una nonna in valigia, Giunti, 2015
AA.VV., Fuad Aziz, Sogni al di là del mare. Storie di migranti tra realtà e fantasia, Editrice Mammeonline, 2016
M. Rizzo, L. Bonaccorso, L’immigrazione spiegata ai bambini. Il viaggio di Amal, Beccogiallo Editore , 2016
R. Young, M.Ottley, Un nuovo orizzonte, Terre di Mezzo, 2016
I. Paglia, S.M.L. Possentini, Il sogno di Youssef, CarmeloZampa Editore, 2017
Poesie
P. Neruda, Ode alla casa abbandonata, 1956
Video
La zattera: https://www.youtube.com/watch?v=maxRHnQtfKM
Il muro: https://www.youtube.com/watch?v=MpS3kdkCgG8
L’approdo: https://www.youtube.com/watch?v=1nJKse-UCFM
Approfondimentii didattici in rete
Migrando: http://www.orecchioacerbo.com/editore/index.php?option=com_oa&vista=appro&libri=Migrando
Migrando: http://www.lalucertola.org/pdf/presentazioneLIBROmigrando.pdf
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